Dal punto di vista del marketing e della comunicazione viviamo un momento storico unico. Con una buona idea e la giusta perseveranza, oggi chiunque può guadagnarsi i suoi 15 minuti di celebrità, anzi, molto di più di 15 minuti… Viviamo in un’epoca in cui chiunque può essere il proprietario della sua tv (youtube), del suo giornale (blog), della sua radio (podcast) e può fare pubblicità mirata a basso costo (pay per click su google o facebook).
Casi eclatanti ci dimostrano che
non conta se il tuo video viene visto su Rai 1 piuttosto che sul tuo canale youtube, l’importante è “essere visti” e, se raggiungi una massa critica sufficiente, l’aver conquistato popolarità online può innescare un procedimento inverso (e virtuoso) che dall’online ti porta direttamente al grande pubblico. Donald Trump ad esempio, ha usato la leva dei social network per acquisire un’enorme visibilità (gratuita) sui media tradizionali. A differenza della sua rivale, Hilary Clinton, che ha speso una cifra notevole sui mass media, con i risultati che conosciamo.
Guardate cosa ha detto “The Donald” su Twitter:
“Amo Twitter, è come possedere un giornale, senza le perdite.”
I love Twitter…. it’s like owning your own newspaper— without the losses.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 10 novembre 2012
E questo è vero, solo che la maggioranza delle persone non ha la minima idea di come sia possibile farlo e preferisce usare internet da consumatore anziché da produttore. Questo fa molta differenza. Essere un produttore, in internet, vuol dire creare dei contenuti. Essere un consumatore, vuol dire consumare quei contenuti. Indovinate quale ruolo dovrebbe giocare chi ha un business? Bravi, avete indovinato, quello del produttore! Lasciate che siano gli altri a perdere tempo su Facebook, immersi fra video divertenti, gattini e la polemica populista (o gentista?) del momento. Una volta rodato il meccanismo, possono bastare anche soli 30 minuti al giorno per la produzione di un contenuto che rema a favore del tuo business, in modo continuo e gratuito. Insomma, il potenziale è enorme, gli strumenti ci sono e sono alla portata di tutti, anche di chi ha ZERO budget. Se poi pretendi dei risultati con ZERO budget e senza alcuno sforzo, mi spiace ma non conosco un modo che ti possa portare dei risultati con queste premesse. Principalmente puoi fare marketing online – senza necessariamente acquistare pubblicità – grazie a questi 5 strumenti: Email, Blog, Social, Video, Podcast. Rispettivamente stiamo parlando:
- Email: il tuo postino online
- Blog: il tuo giornale online
- Social: il tuo megafono per diffondere i contenuti
- Video: la tua televisione online
- Podcast: la tua radio online
Non è necessario usare tutti e 5 questi canali, ne bastano un paio per raggiungere tutta la visibilità che servirebbe ad un business per crescere e prosperare. Vediamo nel dettaglio come sfruttare ogni canale per il tuo marketing. In tutti i casi, stiamo parlando di strumenti che sono misurabili. Questo vuol dire che puoi valutare in modo oggettivo i progressi ed i risultati. Attenzione, almeno inizialmente a leggere i tuoi articoli, guardare i tuoi video ed ascoltare i tuoi podcast saranno in pochi, per cui è necessaria una strategia che guardi al medio e lungo termine, altrimenti rischi di fermarti dopo 2 settimane e di andare in terapia dallo psicologo perché nessuno legge i tuoi articoli (a proposito, se ti serve ne conosco uno bravo, lo trovi qui >>).
EMAIL: il tuo postino online
L’email marketing è la prima strategia a cui ti consiglio di pensare ma, ancor prima di inviare il primo messaggio, quello che devi fare è mettere in campo una strategia per far iscrivere persone alla tua lista email. Ovviamente parliamo di persone che, in qualche modo, dimostrano interesse per il tuo servizio o prodotto e che quindi hanno un potenziale e in futuro potranno diventare tuoi clienti.
Perché prima la lista?
Elementare Watson, altrimenti a chi diavolo mandi le tue fantastiche email se non hai una lista? No, acquistare quell’imperdibile pacchetto con 3 milioni di indirizzi email a soli 99 euro non è una buona scelta… Non entro nel merito altrimenti ci dilunghiamo troppo e, per essere breve ti dico come si fa con i bambini, quando qualcuno mi chiede se conviene comprare database di indirizzi email io rispondo così: no! Cacca! L’email è uno strumento meraviglioso per diversi motivi.
Uno fra questi è che ti permette di avere un rapporto confidenziale con i tuoi lettori, un rapporto “uno a uno” con lo sforzo di “uno a tanti”. E’ economico. Anche utilizzando software professionali (io uso getresponse), il costo si aggira su poche decine di euro al mese senza limiti di invio (nella maggior parte dei casi il costo aumenta all’aumentare degli iscritti). E’ veloce. Prepari la mail, schiacci invio, ed arrivi istantaneamente nella casella di posta dei tuoi lettori. Da non trascurare poi il ritorno sull’investimento che è davvero altissimo (ne parlo qui >> )
E poi, la cosa più importante di tutte, motivo per cui è il primo strumento di cui ti parlo… Grazie ad una lista email puoi generare traffico istantaneo su tutti i contenuti che creerai, per il tuo blog, la tua pagina facebook, i tuoi video su youtube, i tuoi podcast ecc… Hai praticamente un gruppo di persone che ti seguono a prescindere dalla piattaforma in cui pubblichi contenuti (quelli bravi dicono “community”). A proposito di podcast, nella puntata #51 abbiamo parlato dell’importanza della lista. Ho messo i link per ascoltarlo, qui sul gruppo Facebook >>
Blog: il tuo giornale online
In un mondo internet in cui i video acquistano sempre più importanza, la parola scritta ha ancora il suo valore ed il suo peso. Per iniziare, la maggior parte dei risultati di Google sono costiutiti da pagine web testuali. L’algoritmo di Google scandaglia le varie pagine web per mostrare quelle che hanno maggiore attinenza con la ricerca fatta dall’utente. Ergo, se vuoi ottenere traffico da Google, intercettando chi sta facendo ricerche correlate al tuo business, devi usare la parola scritta.
Degli studi dimostrano che quei blog con articoli molto profondi, fra le 1.500 e le 2.000 parole, raggiungono mediamente posizionamenti migliori suo motori di ricerca. Non tutti vogliono vedere video, c’è chi preferisce leggere gli articoli, magari perché può scorrere velocemente e leggere esclusivamente le parti che gli interessano di più. E poi, se ti trovi in un luogo pubblico, non disturbi nessuno leggendo un articolo mentre lo fai guardando un video.
Altro vantaggio di usare un blog è poter inserire chiamate all’azione (come questa ad esempio: Scarica Gratis questa Guida di Marketing) oppure integrare dei web form, (ne vedi uno alla tua destra ed uno alla fine di questo articolo) che invogliano le persone ad entrare nella tua lista email. In sintesi, grazie ad un blog puoi:
- scalare posizioni di Google
- far crescere la tua newsletter
- educare e sensibilizzare i tuoi potenziali clienti
- generare nuovi clienti
Se vuoi approfondire il tema sui blog ne abbiamo parlato qui >>
Social: il megafono per diffondere i tuoi contenuti
Similmente all’email, i social ti aiutano a diffondere i tuoi contenuti. Attenzione, sto parlando di contenuti, non di pubblicità. In realtà, diffondendo contenuti nella maniera giusta ti stai facendo lo stesso pubblicità, ma in un modo più indiretto ed elegante. Grazie ai social puoi condividere i tuoi articoli, i tuoi video e i tuoi podcast. Chiaramente anche sui social network, proprio come per l’email, dovrai crearti un pubblico.
Ti consiglio di iniziare con un solo social network, quello dove magari è più semplice intercettare il tuo pubblico target, e raggiungere un determinato seguito. Solo dopo, cerca di capire se puoi aprire altri profili social. Prendiamo in esame Facebook, il secondo sito al mondo più visitato (in testa c’è Google). A differenza di Google però, Facebook, gode di un tempo di permanenza sul sito decisamente più alto infatti, su Google fai una ricerca, trovi il sito che ti interessa e lasci Google.
Su Facebook invece stringi amicizie, pubblichi le tue foto, i tuoi post, condividi video, condividi link, chatti con gli amici, giochi online ecc… Come vedi, le persone passano un mucchio di tempo su Facebook, ecco perché, se il tuo target è lì dovresti valutare seriamente se iniziare a comunicare sulla piattaforma. Non è obbligatorio andare su Facebook, piattaforma che, effettivamente è abbastanza inflazionata e dove risulta difficile avere visibilità senza fare investimenti pubblicitari.
Come si dice, meglio essere re all’inferno che servi in paradiso. Quindi potresti optare per una piattaforma social con meno iscritti ma con più alto potenziale di visibilità. Tradotto, meno cani attorno ad un osso, ovvero, il rapporto fra utenti ed aziende è ancora favorevole. Se vuoi approfondimenti sul Facebook Marketing, leggi questo articolo: https://www.marketingsemplice.it/blog/i-5-errori-di-marketing-su-facebook-che-impediscono-alle-aziende-di-ottenere-risultati/
Video: la tua televisione online
Non ci sono più scuse. Se oggi vuoi comunicare puoi farlo in mille modi diversi e, il formato video, è sicuramente uno di quelli che genera un maggior impatto e non è ancora inflazionato come lo sono le pagine web. Se ti fai un giro dei tuoi concorrenti, saranno davvero pochi quelli che stanno usando i video per comunicare. E questa è una opportunità. Perché a volte non basta fare la cosa giusta, bisogna farla prima che la facciano tutti! E, anche se sono anni ormai che si dice “quest’anno sarà l’anno dei video”, non c’è ancora grande concorrenza.
Motivo per cui è ancora un buon momento per iniziare. Un altro fattore importante che dovrebbe incentivarti a produrre video è, come anticipato prima, l’impatto che crea nei confronti di chi lo guarda. Nel libro “Oversubscribed” (libro che recensisco qui>>), l’autore parla della “regola delle 7 ore”, secondo la quale, siamo portati a prendere anche decisioni importanti come l’acquisto di una casa o di una macchina dopo aver investito almeno 7 ore su quella decisione.
Siamo persone e siamo portate a fidarci di più di chi conosciamo meglio proprio perché lo conosciamo da più tempo. Ed è qui che entra in gioco la “falla” del cervello umano, che non è in grado di distinguere se ti ha incontrato di persona o ti ha visto in un video su Youtube. Questo spiega perché ci dispiace quando muore un personaggio “famoso”, anche se non lo abbiamo mai incontrato di persona ma abbiamo visto i suoi film, o il suo programma televisivo ecc…
Tutti possiamo sfruttare questa falla del nostro cervello e diventare praticamente delle star agli occhi del nostro pubblico, anche se ristretto rispetto ai numeri della televisione o del cinema. Infatti, esistono molti esempi di persone che da Youtube, sono diventate così famose da finire sul grande schermo.
Podcast: la tua radio online
Prima di iniziare a fare podcasting, non avevo idea di quale effetto “la voce” potesse avere nella mia strategia di comunicazione e di produzione dei contenuti. Se volessimo calcare un po’ la mano per semplificare il più possibile il concetto di podcast, potremmo descriverlo come “lo youtube degli audio”. Stiamo parlando di una vera e propria radio digitale che ti permette di scaricare e riascoltare tutte le volte che vuoi, i tuoi programmi preferiti e, ovviamente, di produrre i tuoi programmi senza dover investire una fortuna, puoi iniziare anche gratis. Il podcast è un mezzo di comunicazione fantastico, per 3 motivi:
- non ci sono difficoltà tecniche, basta saper parlare
- il rapporto intimo che costruisci mettendo la tua voce nelle orecchie degli ascoltatori, è la stesso che costruiscono gli speaker delle radio che ascoltiamo ogni giorno
- sui Podcast non c’è la concorrenza (per il momento) che c’è su Google e su Facebook
Fra gli altri vantaggi, il tempo. Per registrare un podcast, idealmente ci vuole il tempo che ci metti a parlare. Spingi rec, inizi a parlare, spingi stop, chiudi la puntata e pubblichi. O almeno, questo è quello che facciamo io ed Alessio Beltrami nel podcast Marketing Semplice, e la cosa funziona, anche se non usiamo particolari accorgimenti tecnici.
Poi c’è chi fa editing e contro editing, sigle e siglette e, attenzione, questo non fa che aumentare la qualità del tuo podcast, ma potrebbe essere un grande scoglio inizialmente. Quindi, parti semplice e complicati la vita più in avanti, quando avrai capito se ne varrà la pena o meno. Se ti interessa capire come lanciare un podcast, guarda le slide del mio ultimo intervento a SMAU Milano
Perché sbattermi per creare i contenuti, non sarebbe meglio promuovere direttamente i miei prodotti per venderli subito?
Questa probabilmente è una delle domande che molti si fanno quando sentono parlare di “produzione di contenuti”. In fondo, siamo solo degli imprenditori che hanno un business e che vogliono vendere i loro prodotti. Perché diavolo adesso dovremmo crearci una radio, un giornale, una televisione, insomma, perché mai dovremmo diventare degli editori?
Cerco di darti una risposta breve ma esaustiva. Regalare contenuti ai tuoi potenziali clienti ti permette di entrare in contatto con un maggior numero di persone. Se ad esempio tu provassi a vendere i tuoi contenuti, avresti di sicuro pochissime visualizzazioni e difficilmente ci ricaveresti qualcosa.
Più persone riesci a raggiungere , più riesci a convertire una parte di quei “lettori” in clienti. Dall’altro lato, provare a vendere “a secco” (con la pubblicità) senza aver creato del valore prima, è la strada per l’insuccesso. In realtà, non è vero che la pubblicità non funziona più, è che funziona poco se il tuo messaggio viene visto da chi ancora non ti conosce, non si fida di te e, soprattutto, non ha ancora ricevuto del valore da te, in modo gratuito. Quindi i contenuti sono la strada più lunga ma anche quella più efficace nel convertire una chiamata all’azione “compra il mio prodotto”, in un acquisto.
CONCLUSIONI
L’obiettivo di questo articolo era descriverti il potenziale di questi 5 strumenti per fare content marketing. L’ideale sarebbe utilizzarli tutti, innescando un processo virtuoso che crei maggior interesse attorno al tuo brand del tipo:
- ti conosco attraverso un post che hai scritto su Facebook
- trovo interessanti i tuoi contenuti ed entro nel tuo sito iscrivendomi alla tua newsletter
- ricevo le tue email sui nuovi articoli che pubblichi sul tuo blog
- ricevo le tue email sulle nuove puntate dei tuoi podcast
- ricevo email sul tuo nuovo canale youtube
- ecc…
E’ chiaro che devi produrre contenuti, qualunque formato esso sia, che siano interessanti ed utili per i tuoi clienti, in questo modo ti assicurerai un seguito che trasformerà i tuoi sforzi in risultati, favorendo la vendita dei tuoi prodotti e servizi. Il fatto di essere costantemente davanti agli occhi dei tuoi clienti, in formati diversi, in modo da intercettare tutti i modi in cui i tuoi clienti preferiscono fruire i tuoi contenuti, non fa altro che aumentare la fiducia, rafforzare il tuo marchio e, alla fine, far crescere e prosperare la tua azienda. Se ancora ti stai domandando perché fare content marketing, leggi questo articolo : https://www.marketingsemplice.it/blog/i-7-segreti-1-del-content-marketing-che-gli-imprenditori-ignorano/ P.S. se ti è piaciuto l’articolo lascia un tuo commento qui sotto! 😉
Versione Audio (Podcast)
Puoi ascoltarla direttamente schiacciando Play sul pulsante qui sotto, oppure su iTunes.
Ascolta qui sotto (Spreaker):
Ascolta “#55 Cinque modi per fare Marketing Online [senza pagare la pubblicità]” su Spreaker.
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