“Se non stai costruendo una lista email, non stai costruendo un business“
In questo articolo ti mostro come fare email marketing, in modo semplice, per far crescere il tuo business, grazie all’acquisizione di nuovi clienti.
Ti mostrerò la stessa strategia che mi ha permesso di costruire business profittevoli cresciuti grazie alla costruzione di mailing list, che educano, informano e convertono iscritti ad una newsletter in clienti paganti.
Se ti interessa:
- Creare la tua mailing list
- Migliorare i tassi di apertura delle tue campagne email
- Scrivere messaggi email efficaci
- Trasformare più iscritti in clienti
- quali software di email marketing usare
Amerai questa mia guida gratuita sull’email marketing.
A differenza delle altre guide che trovi online, qui la semplicità regna sovrana, sia per quanto riguarda il semplificare all’osso concetti tecnici (e complessi), sia per la selezione di strategie pratiche, applicabili anche da chi non è un esperto.
In questa guida ti farò vedere esattamente tutto quello che devi fare, passo passo, senza impazzire dietro a mille tecniche, strategie e strumenti complicati che i guru del web marketing vogliono propinarti.
Ecco, passo dopo passo, cosa imparerai in questa guida di email marketing:
INDICE GUIDA EMAIL MARKETING
- L’email non è morta
- I vantaggi dell’email marketing
- Passo #1: crea il tuo contenuto attira iscritti (lead magnet)
- Passo #2: crea la tua pagina cattura iscritti (squeeze page)
- Passo #3: fai crescere tua lista email (list building)
- Passo #4: scrivere email efficaci
- Passo #5: invia email automatiche (email marketing automation)
- Passo #6: lancia campagne di vendita
- Software per fare email marketing
L’email non è morta!
Prima di iniziare è doverosa una premessa: se pensi o hai sentito dire che l’email sia morta, lascia che ti dica una cosa: chi te lo ha detto sbaglia clamorosamente!
Se è così che la pensi, posso affermare che, tutto quello che sai sull’email marketing è sbagliato.
In realtà, l’email è il canale più potente online, in grado di convertire iscritti in clienti.
Cosa decisamente più difficile da fare ad esempio con i social network, dove sei un “ospite” e non il “proprietario”.
Ma non ascoltare me, ascolta Neil Patel, il consulente di marketing ingaggiato da aziende come Amazon, Facebook e Microsoft
Per citarti un dato, se Facebook ha 2,2 miliardi di utenti attivi, gli utenti email sono 3,8 miliardi.
“Quando inizi a costruire una lista email stai creando un pilastro a lungo termine che produrrà ricchezza per gli anni a venire”
Matthew Paulson
I vantaggi dell’email marketing
In una frase, l’email ti permette di:
“comunicare in modo veloce, economico, personale, capillare e costante con i tuoi clienti”
È veloce, schiacci invio e la tua email arriva a destinazione quasi istantaneamente a migliaia di iscritti.
È economico, inviare un’email è di fatto un’operazione praticamente a costo zero.
È personale, puoi chiamare per nome i tuoi iscritti, uno ad uno, senza dover mandare singolarmente email ad ognuno di loro, saranno i software di email marketing a farlo per te.
È capillare, perché ti permette di raggiungere la maggioranza delle persone iscritte alla tua lista (capirai meglio questo fondamentale dettaglio più avanti).
Altro dettaglio non da poco è l’email marketing è per tutti, non sono necessarie competenze tecniche di programmazione o design per fare campagne di email marketing.
La stabilità è un altro dei grandi vantaggi dell’email marketing. A differenza dei social network o di motori di ricerca come Google, nessuno può, con un colpo di mano, toglierti gli iscritti.
Cosa che invece accade sistematicamente con pagine Facebook, canali Youtube, posizioni sui motori di ricerca e così via.
Questo per un semplice motivo: la lista degli iscritti è di tua proprietà, mentre i fan della tua pagina Facebook sono di proprietà del Mark Zuckerberg di turno, che può chiuderti la pagina a suo insindacabile giudizio. Vale lo stesso discorso per qualsiasi altro social network.
Pensa che Facebook può – e lo fa regolarmente – chiudere addirittura gli account pubblicitari di chi spende migliaia, se non centinaia di migliaia di euro sulla sua piattaforma di advertising. Se lo fa con chi gli dà dei soldi, figurati con chi usa solamente strumenti gratuiti come pagine, gruppi ecc…
Ma ripeto, questo vale per qualsiasi altro canale che “non possiedi”.
E Facebook non è tuo.
(Ammenoché tu non sia Mark Zackerberg… In questo caso… A Mark, estoascherzà eh! Sentiamoci dai… :D)
Al di là della stabilità di questo canale, l’elemento efficacia (leggi ritorno sull’investimento) non è da meno infatti, l’email risulta anche il canale più efficace in termini di vendite e di ritorno sull’investimento.
Secondo una autorevole ricerca l’email “vende” di più di telemarketing, mailing postale e Facebook. Secondo questa ricerca, le persone intervistate hanno detto di aver effettuato un acquisto nel 66% dei casi attraverso l’email, mentre solo nel 20% dei casi attraverso Facebook.
Chiudiamo con un altro dato da non sottovalutare assolutamente, parliamo di capacità di raggiungere le persone (e qui mi ricollego al concetto di capillarità).
Su Facebook, raggiungi mediamente una piccola percentuale (molto spesso sotto il 10%) dei tuoi fan. Più o meno la regola è la stessa per gli altri social network.
In sostanza, “se non metti moneta, non vedi cammello”.
Alla fine, tutti i social maturano in una forma di “pay to play”, ovvero devi pagare per far vedere i tuoi post. Infatti, sembra come una sorta di riscatto…. Vuoi far vedere i post a tutti i tuoi fan? Paga!
Magari in passato hai anche fatto delle campagne per aumentare fan, ma ora sei costretto a pagare per far vedere a quei fan – per cui hai già pagato – i tuoi post.
Ma cosa succede quando invii un’email?
A quante persone arriva effettivamente il tuo messaggio?
Molte, quasi tutte.
Parliamo dell’83% (in Italia) secondo questa ricerca di Validity sull’email marketing deliverability
Per cui, ogni 100 messaggi inviati, 83 arrivano a destinazione.
Un numero enorme se confrontato alle esigue cifre dei social network ed alla maggiore efficacia dell’email di generare delle vendite.
Qui non c’è un algoritmo che decide a chi far vedere il tuo messaggio, come accade sui social e sui motori di ricerca. L’email ti garantisce di raggiungere la maggioranza dei destinatari (quelli bravi userebbero il termine deliverability).
FINE PREMESSA
Questa premessa era necessaria. Purtroppo, ancora oggi l’email viene ignorata dagli imprenditori, in favore di canali più “sexy” e nuovi (come i social), che hanno la loro importanza, ma che non sostituiscono l’email, semmai possono solo integrarla e rafforzarla.
Bene, possiamo iniziare con la guida per fare email marketing.
#1 Attira gli iscritti con un contenuto speciale: lead magnet
Uno degli errori più comuni che imprenditori e liberi professionisti commettono sul loro sito web è pretendere di far crescere la propria lista email limitandosi a questo: mettere un link sul proprio sito con la scritta “Newsletter”.
Ora chiediti, ma davvero pensi che le persone vogliano ricevere una (ennesima) newsletter se non gli dai un valido motivo?
Ovviamente no.
Oggi nessuno vuole iscriversi ad una newsletter con il rischio di essere bombardato da messaggi noiosi, promozionali senza alcun valore. E questo è un altro degli errori più diffusi.
Il modo migliore per motivare le persone ad iscriversi alla tua lista è offrire un contenuto speciale, tecnicamente viene chiamato lead magnet (o freebie), ovvero un magnete attira iscritti.
Un contenuto che offrirai in cambio dell’iscrizione alla tua newsletter.
Si tratta di un contenuto di valore, che offre una soluzione ad uno dei problemi o esigenze più comuni dei tuoi clienti. Questo contenuto può essere erogato in vari formati come:
● Mini corso email
● Check list
● Guida Pdf
● Template
● Audio mp3
● Screencast
● Webinar
● Articolo PDF
● Video
● Gruppo Facebook
Ad esempio, se vuoi vedere il mio lead magnet, si tratta di un webinar intitolato “Come Aumentare i Tuoi Clienti nel 2020 Anche se Non Sei un Esperto di Web Marketing”
Puoi iscriverti gratis qui >>
(anche per vedere come metto in pratica questa strategia).
Come hai visto puoi usare diversi formati:
- puoi realizzare un video
- una serie di email
- una checklist (lista di cose da fare)
- una guida in pdf
- un seminario online
- ecc…
Quindi potresti partire da un semplice PDF di 1 pagina (es: Checklist: i 10 errori da non fare quando invii un’email) fino ad arrivare – nelle forme più avanzate – ad un webinar di 2 ore.
Non è necessario creare contenuti troppo impegnativi, a volte, un semplice pdf di poche pagine può essere più che sufficiente per convincere le persone ad iscriversi, purché offra del valore.
Altrimenti, il rischio è di investire troppo tempo per creare un contenuto che alla fine non interessa. E, cosa non da meno, più è lungo il tuo contenuto, meno persone lo consumeranno.
Di cosa deve parlare il tuo contenuto speciale o lead magnet ?
La cosa migliore che puoi fare è individuare il problema, l’ostacolo principale che blocca le persone dal passare da A a B, dove B è la soluzione del loro problema o esigenza.
- Cosa blocca i tuoi clienti dall’acquistare il tuo servizio o il tuo prodotto?
- Quali sono le obiezioni comuni?
- Qual è l’ostacolo principale?
Rispondendo a queste domande troverai una serie di argomenti validi su cui basare il tuo contenuto speciale.
Alla fine, lo scopo del tuo lead magnet è riassunto in questi 2 punti:
#1 risolvere un problema
#2 dimostrare competenza/autorevolezza in materia
#2 Converti visitatori in iscritti con una pagina “spremi nomi”
Il modo migliore per convertire il maggior numero di visitatori in iscritti alla tua newsletter è farli atterrare su una pagina costruita appositamente, la cosiddetta squeeze page (pagina spremi nomi), che ha il compito di illustrare i vantaggi del tuo lead magnet e persuadere il visitatore a lasciare la propria email per riceverlo, gratis.
Puoi aver realizzato un lead magnet di altissima qualità, ma se non lo comunichi efficacemente le persone non capiranno quanto potrà essergli utile, non saranno motivate ad iscriversi e a darti la loro preziosissima email.
Fondamentalmente la squeeze page “vende” il lead magnet, anche se si tratta di uno scambio di email e non di denaro.
Ecco la squeeze page che utilizzo per far registrare le persone al mio seminario online:
Ecco gli elementi che dovrai inserire nella tua squeeze page:
- Un Titolo che catturi l’attenzione ed evidenzi il beneficio
- Un Sottotitolo che aumenti l’interesse e predisponga all’azione
- Una immagine/video che valorizzi il lead magnet
- Elenco dei vantaggi/benefici del tuo lead magnet
- Una Chiamata all’azione che spinga le persone a registrarsi
- Un modulo di iscrizione
Esistono diversi strumenti che ti permettono di creare delle squeeze page senza saper né programmare né fare grafica.
Per chi è alle prime armi, consiglio Landingi, sia per la sua semplicità d’uso, sia per il prezzo abbordabile.
Mentre per chi ha un sito WordPress, consiglio OptimizePress, uno dei migliori plugin per creare Landing Pages e Squeeze page, anch’esso con un’offerta molto interessante, basata su una piccola fee annuale.
Poi ci sono soluzioni come più costose ma altrettanto valide come ClickFunnel, Instapage, LeadPages, Unbounce ecc…
#3 Crea una serie di email (automatiche)
Dopo aver creato il tuo lead magnet e costruito la tua squeeze page, ti manca solo un passo per costruire un vero e proprio funnel automatico: una serie di email.
Infatti, se ti fermi alla sola email automatica che consegna il tuo lead magnet, molto difficilmente otterrai risultati in termini di nuovi clienti e vendite.
Il lead magnet è solo un primo passo, dopodiché devi continuare a dare valore oltre che dare la percezione di essere la migliore soluzione possibile per il tuo cliente.
E soprattutto, dovrai anticipare (e risolvere) tutta una serie di obiezioni, falsi miti e credenze per facilitare la vendita dei tuoi prodotti e servizi.
Insomma, un conto è tentare di vendere qualcosa ad un perfetto sconosciuto, un conto è farlo con chi è passato attraverso la tua sequenza di email automatiche (il tuo funnel).
Idealmente, la tua serie di email dovrebbe:
- informare
- costruire la tua reputazione
- rispondere a dubbi e domande frequenti
- insegnare qualcosa (es: come usare il tuo prodotto)
- risolvere un problema
- invitare all’acquisto dei tuoi prodotti e servizi
Come vedi, l’invito all’acquisto è un qualcosa che conviene fare alla fine della serie di email piuttosto che all’inizio.
Perché chi è appena entrato nella tua lista, non conosce bene i tuoi prodotti, la tua filosofia e soprattutto, non si fida ancora di te!
Se ci pensi, alla fine il marketing lavora per far aumentare la fiducia dei clienti nel tuo brand. Più è alta la fiducia, più sarà facile per te vendere.
Più ti fidi di un brand, più sei disposto a pagare. Ecco perché le grandi aziende investono milioni e milioni in pubblicità martellanti sui mass media, più vedi il loro marchio, più aumenta la familiarità e la fiducia in quel marchio.
Il bello è che tu lo potrai fare con l’email, senza investire milioni di dollari. Senza contare che non lo farai con noiosi spot da 30 secondi, ma lo farai attraverso contenuti utili ai tuoi futuri clienti.
Ecco l’esempio di una serie di email automatiche:
- Giorno #01: benvenuto e consegna omaggio promesso
- Giorno #03: richiesta feedback dell’omaggio inviato
- Giorno #04: invio di un articolo interessante del tuo blog
- Giorno #05: parla di cosa ostacola principalmente il tuo cliente
- Giorno #08: soluzione ad un problema comune al tuo target
- Giorno #11: invio di un secondo articolo interessante
- Giorno #13: proponi colloquio telefonico o invita nel tuo negozio/ufficio
Questa è una semplificazione, ma è utile per darti l’idea delle potenzialità di una sequenza email automatica che informa, aiuta, persuade e magari lavora per diffondere costantemente anche i contenuti che faticosamente hai realizzato, come articoli sul tuo blog o video sul tuo canale Youtube.
Se ci pensi è come avere un instancabile venditore che con precisione svizzera ed efficienza tedesca invia messaggi ai tuoi potenziali clienti, in grado di costruire una relazione, reputazione, fiducia e, infine, dare un impatto sulle vendite.
Il tutto semplicemente usando un software dal costo di poche decine di euro al mese.
Per realizzare queste sequenze di email automatiche infatti, è necessario un software (autoresponder).
Io uso ActiveCampaign, a mio parere uno dei migliori software di email marketing sul mercato.
Immagina a dover fare tutto questo lavoro cliente per cliente, manualmente. Mentre un sistema come ActiveCampaign, può gestire tranquillamente migliaia e migliaia di potenziali clienti senza dover assumere un esercito di collaboratori.
#4 Scrivi email efficaci
Una volta che hai ottenuto una delle cose più preziose che oggi esistano online (l’email), il tuo obiettivo è quello di:
- far aprire le tue email
- far leggere le tue email
- far cliccare le tue email
L’open rate è il termine che indica il tasso di apertura di un’email. Se per esempio invii un’email a 100 destinatari e solo 20 di loro la aprono, hai un open rate (OR) del 20%.
Lo stesso vale per il click through rate (CTR), che rappresenta il tasso di click su un’email.
Esempio: se ogni 100 invii, ottieni 5 click, il tasso di click è del 5%.
L’elemento che puoi controllare al 100% e che incide sul tasso di apertura è l’oggetto. L’oggetto ha la stessa funzione del titolo della prima pagina di un quotidiano. Il titolo vende il quotidiano, l’oggetto di un’email vende la sua “apertura”.
Poi ci sono altre cose che un buon oggetto non può sostituire, come la tua reputazione al di fuori del web (se conosciuto), oppure quella che ti sei costruito online e lo storico di email che hai già inviato a quell’iscritto.
Bastano poche email per far perdere l’interesse, la fiducia (e la reputazione).
Per cui, possiamo dire che per avere un buon tasso di apertura devi lavorare sia sull’oggetto che sulla tua reputazione in quanto “mittente” di email interessanti ed utili per i tuoi iscritti.
Cosa vuol dire questo?
Che le email di valore devono essere la maggioranza, rispetto alle email che puntano esclusivamente alla vendita (promozionali).
Allo stesso tempo poi, puoi mandare una email che contiene sia informazioni di valore sia contenuti promozionali.
L’importante è sempre dare qualcosa di utile. Fare in modo che l’utente, anche se magari non acquista, ottenga sempre qualche beneficio dalla lettura delle tue email.
Ma torniamo all’oggetto e ad una tecnica per scriverlo in modo efficace.
Una tecnica che funziona è quella di scrivere un oggetto che assomigli più a quello che ti scriverebbe un amico piuttosto che un’azienda. Facciamo un esempio, mettendo a confronto i due approcci.
[Oggetto “aziendale”]
Alla cortese attenzione di Mario Rossi: Nuovo Catalogo 2021
[Oggetto “amico”]
le novità del 2021
Come vedi, il secondo oggetto assomiglia più ad una email che ti invierebbe un amico, più breve, informale, confidenziale. Questo tipo di oggetto ha un effetto positivo sui tassi di apertura. Allo stesso tempo questo oggetto fa leva su un’altra tecnica molto valida, quella della curiosità.
Superato lo scoglio dell’oggetto, dovrai porre attenzione all’efficacia del tuo messaggio email. Il formato che ti consiglio è quello testuale, senza l’uso di immagini o grafiche particolari.
Questo ti renderà da un lato più semplice la realizzazione del messaggio e dall’altro ti darà maggiori possibilità di arrivare nella casella principale (anziché in spam o promozioni).
La prima cosa da tenere a mente, è la coerenza con l’oggetto. Il messaggio deve essere in linea con quanto scritto nell’oggetto. Fondamentalmente deve mantenere “la promessa fatta nell’oggetto”.
A questo punto, cosa scriverai e quanto sarà lungo il tuo messaggio dipende dall’obiettivo dell’email.
Diciamo che molto spesso gli obiettivi sono riconducibili a questi 3:
- invito a consumare un contenuto esterno
(es: un video su Youtube o un articolo sul tuo Blog) - invito ad acquistare un prodotto/servizio
(es: invitare a visitare l’offerta sul tuo sito) - email di solo contenuto
(parlare di qualcosa che interessa al tuo cliente nell’email stessa)
Nei primi due casi, l’obiettivo è predisporre l’utente a cliccare su un link, quindi il modo migliore per farlo è dare un valido motivo per cliccare, ad esempio spiegando i vantaggi che otterrà l’utente a leggere il tuo nuovo articolo sul blog.
Nell’ultimo caso, puoi anche non mettere link, trattandosi un’email di puro valore. Ad ogni modo, soprattutto quando non metti link, è bene chiedere al destinatario di rispondere all’email, ad esempio facendoti ulteriori domande o dandoti un feedback.
Devi sapere infatti, che i fornitori di servizi di posta elettronica gratuita come Gmail, Libero, Yahoo, Hotmail ecc…, interpretano positivamente il click su un link piuttosto che se l’utente risponde ad un’email.
Diversamente, quando l’interazione è scarsa, il rischio è che le tue email vadano a finire nello spam. Dovresti sempre cercare l’interazione, che sia un click o una risposta alla tua email.
Per concludere, non inviare email che tu non vorresti ricevere.
#5 Fai crescere la tua lista email
Una volta che hai creato il tuo lead magnet, costruito la tua squeeze page e impostato la tua sequenza di email automatiche, devi necessariamente fare in modo che più persone possibile – in target ovviamente – si iscrivano alla tua mailing list.
Pensaci, il grosso dello sforzo a questo punto è fatto, 100 iscritti o 1000 non ti cambieranno nulla, ci penserà il software di Email marketing – in modo automatico – ad inviare al momento giusto le email ai tuoi iscritti.
Infatti, uno dei grandi vantaggi dell’email marketing è la sua estrema scalabilità.
Ecco #3 strategie di list building per far crescere la tua lista.
Strategia List building #1
Il frutto più basso da cogliere, se hai un sito web o un blog con un minimo di traffico, è inserire un pop-up.
Come probabilmente saprai, un pop-up è quella “finestrella” che compare quando entri in un sito o subito prima di uscire da un sito (exit pop-up). In realtà è come se fosse una mini “squeeze page” che ha l’obiettivo di far iscrivere le persone in cambio del lead magnet (o contenuto speciale).
Ti sarà capitato mille volte di vedere un pop-up in azione e magari ti avranno anche infastidito ma non commettere l’errore di abbandonare l’idea per questo motivo.
I pop-up sono molto efficaci e ti permettono di fare iscritti a costo zero, senza dover fare investimenti pubblicitari.
Strategia List building #2
Questa strategia è molto semplice: aggiungi in firma alle tue email l’indirizzo della tua squeeze page. Di modo che ogni tua comunicazione via email diventi un potenziale invito di iscrizione alla tua lista.
Ma puoi estendere questo ragionamento ad altri canali di comunicazione che hai, da un banner fisico (roll-up) nel tuo ufficio/negozio, piuttosto che una vetrofania, carta intestata, brochure, biglietto da visita ecc…
Pensaci, da un semplice biglietto da visita, un potenziale cliente diventa un iscritto con cui puoi iniziare una comunicazione che va avanti per settimane o mesi – con il pilota automatico – in cui gli vai a dare tutta una serie di informazioni che ti aiuteranno a costruire un rapporto, cosa che difficilmente puoi fare con una sola stretta di mano.
Insomma, tutte quelle occasioni (anche off-line) che puoi sfruttare per invitare dei potenziali clienti ad iscriversi alla tua newsletter devi sfruttarle.
L’uso di un QR Code è particolarmente indicato in questi casi. Praticamente il cliente può scansionare il tuo biglietto da visita (o volantino) per accedere alla tua squeeze page, scaricare il lead magnet, ed entrare nel tuo imbuto di marketing!
Strategia List building #3
Usa i social network per far crescere la tua lista email. In questo articolo – e non solo – mi hai sentito parlare in modo critico dei social, sottolineando il fatto che da un momento all’altro si potrebbe perdere tutto in quanto il vero proprietario dei tuoi fan non sei tu, ma il Mark Zuckerberg di turno.
E questo è vero.
Ma questo non vuol dire che non dobbiamo usarli per generare traffico sui nostri canali proprietari e soprattutto per far crescere la nostra lista email.
Infatti, Facebook (Ads) è uno dei migliori canali che puoi usare per far crescere la tua mailing list. Io personalmente investo molto in Facebook Ads per fare, quello che in gergo uebmarchetting viene chiamata list building (costruire la lista).
Ma lo faccio in modo intelligente, nel senso che, anche se un giorno dovessero chiudermi la pagina, gli iscritti che avrò guadagnato non potrà togliermeli nessuno. E, grazie ad una lista di contatti email, potrei far crescere – da zero – qualsiasi altra pagina o nuovo profilo social.
Gli iscritti alla tua newsletter, valgono molto di più di chi è semplicemente tuo follower sui social. Possiamo dire che, un fan che si converte in iscritto e lettore della tua newsletter ha fatto un salto di qualità ed ha molte più probabilità di diventare tuo cliente.
Se, come mi piace dire, “i fan non si possono portare in banca e non pagano le bollette“, non possiamo dire lo stesso per gli iscritti alla tua newsletter, anzi.
Molte volte viene associata la parola “bancomat” alla parola mailing list e c’è un fondo di verità.
Se costruisci una lista e la “nutri” nel tempo con i messaggi giusti, puoi stare tranquillo che una percentuale di quella lista diventerà matematicamente tuo cliente.
Ritornando alla promozione sui social, puoi farlo in due modi:
- post organici
- post a pagamento
Inizia con i post organici (gratis) per sperimentare e vedere cosa funziona di più.
Non limitarti a dire due parole e mettere i link, cerca di catturare l’interesse con un titolo iniziale (3-4 parole che catturino l’attenzione) per poi aumentare il desiderio di ricevere il tuo lead magnet ad esempio descrivendo uno o più benefici principali (potresti usare quelli già presenti nella tua squeeze page).
Poi potresti prendere il post che ha avuto più risultati (interazioni e click) e sponsorizzarlo con Facebook Ads, per raggiungere altri potenziali clienti.
#6 Lancia campagne di vendita via email
Solamente una piccola parte delle persone che si iscriveranno alla tua lista, scaricheranno il tuo lead magnet e riceveranno la serie di email, si convertiranno in un clienti.
E questo è perfettamente normale.
Ma non vuol dire che, chi non è ancora diventato cliente, non lo farà in futuro, anzi.
Se lavori bene e non ti limiti ad inviare solo messaggi promozionali, ogni email che invii spinge sempre di più il tuo iscritto sulla scala che lo porta al “primo acquisto”.
Questo vuol dire che puoi fare delle vere e proprie campagne email (di vendita) sulle persone iscritte alla tua lista.
Una campagna email consiste in una serie di email inviate in uno stretto lasso di tempo (es: 15 giorni) che creano interesse su un determinato tema, legato ad una offerta specifica di un tuo prodotto/servizio.
In una fase iniziale si crea valore ed interesse, nella fase finale si invita all’acquisto, magari legato ad una scadenza temporale, o scarsità numerica.
Il classico “scade domenica” (senza barare però!).
Un modo molto efficace per fare lanci è quello del webinar. Cosa che allo stesso tempo ti aiuta a costruire la lista perché, chi vorrà partecipare al webinar dovrà necessariamente registrarsi con la propria email.
Crei un webinar sul problema o esigenza principale del tuo cliente, con lo scopo di informare, farti conoscere, risolvere dubbi, presentare una soluzione.
Soluzione che ovviamente il tuo prodotto o servizio potrà risolvere nel migliore dei modi. Per cui, chi partecipa al webinar, parteciperà anche alla presentazione dell’offerta finale.
Non è necessario usare un webinar, ma è sicuramente consigliato, perché ha un impatto maggiore, rispetto alla normale campagna di email marketing.
Ad ogni modo puoi fare dei lanci anche semplicemente usando delle email, senza dover apparire in video, per lo più in diretta (cosa che accade in webinar).
Ecco l’esempio di una serie di email di lancio:
Email #01: parla del problema più importante sentito dal tuo cliente
Email #02: invita il tuo cliente a dire la sua (rispondendo alla tua email)
Email #03: invio di un articolo del tuo blog legato al problema o prodotto
Email #04: le conseguenze del non risolvere quel problema (in riferimento a Email 1)
Email #05: strategie per risolvere il problema
Email #06: apertura vendite (presenta la tua offerta/soluzione)
Email #07: rispondi alle obiezioni comuni (sulla tua offerta/prodotto)
Email #08: descrivi chiaramente per chi è il tuo prodotto
Email #09: cosa blocca il cliente dal fare un passo verso la soluzione
Email #10: testimonianze clienti soddisfatti
Email #11: avviso scadenza imminente
Email #12: scade oggi (chiusura vendite/offerta)
Questo ovviamente è un esempio che può essere integrato con più messaggi. Ad esempio io a volte invio anche 20-24 email per fare un lancio.
Il numero di messaggi che devi inviare dipende molto dal livello di fidelizzazione della tua lista e dalla complessità (e costo) del prodotto che vendi.
Se si tratta di una lista nuova, allora avrai sicuramente bisogno di inviare più messaggi, rispondere a più dubbi domande e guadagnarti più fiducia.
Se invece si tratta di una lista consolidata (che riceve da tempo i tuoi messaggi), allora puoi permetterti di inviare meno email. Ad ogni modo, se sono di valore, più email equivalgono spesso a più vendite.
Come ti dicevo, la fiducia fa tutta la differenza del mondo. Meno il cliente ti conosce, meno si fida di te, più difficile sarà vendere. Ecco perché devi conquistartela newsletter dopo newsletter.
#7 Software per fare Email Marketing
Per fare email marketing hai bisogno di alcuni software. Ricapitolando, ecco cosa devi fare per costruire una una strategia di email marketing automatico:
- Creare un lead magnet
- Creare un modulo di iscrizione
- Creare una serie di email automatiche (e non)
- Creare una squeeze page
- Creare un pop-up
Nell’ordine vediamo i vari software che puoi usare per fare email marketing senza dover assumere un programmatore.
#1 Creare un Lead Magnet
Ti consiglio di partire dal formato più semplice, per cui un PDF si presterà a diversi tipi di lead magnet. Per il formato testuale, e quindi per Check list, Pdf, Template, puoi usare:
Google Documents: https://docs.google.com/document/
(per usarlo devi avere un account Google)
In alternativa, se preferisci puoi usare Microsoft Word.
#2 Creare un modulo di iscrizione + Serie Email
Per creare moduli di iscrizione ed inviare email, ti basta abbonarti ad un software di email marketing, che abbia anche la funzione di autorisponditore o automazione, cosa che ormai è diventato uno standard nel mondo dell’email marketing.
Il software che ti consiglio – e che io stesso uso – è ActiveCampaign.
Con ActiveCampaign puoi creare moduli di iscrizione e sequenze di email automatiche, oltre che all’invio classico di newsletter (in tempo reale o programmato).
#3 Creare una squeeze page
La squeeze page come ti ho già spiegato, è il posto migliore dove puoi mandare le persone, perché è in grado di convertire un maggior numero di visitatori in iscritti, rispetto alle altre tecniche.
Inoltre, è più pratica perché diventa più semplice dire alle persone “vai a questo link” piuttosto che dire “vai sul sito e aspetta che si apra il pop-up”.
Il software che io utilizzo per creare squeeze page è OptimizePress.
Se hai già un sito realizzato con WordPress, OptimizePress è sicuramente uno dei plugin migliori per creare landing page e squeeze page.
In alternativa ci sono servizi come Landingi , che non necessita di un sito WordPress, anzi, puoi anche non avere un sito per utilizzarlo. Puoi provare gratuitamente Landingi registrandoti qui.
#4 Creare un pop-up sul tuo sito o blog
La cosa più semplice (ed economica) che puoi fare per aumentare le iscrizioni alla tua newsletter, è sfruttare il traffico che già ottieni sul tuo sito web e/o blog.
Il traffico che già ricevi sul tuo sito è in target (qualificato) ed è gratuito.
Mettere un pop-up sul tuo sito quindi, è una cosa che ti consiglio assolutamente di fare.
ActiveCampaign stesso ti permette di creare dei pop-up, ma dovrai fare un piano superiore a quello base (più costoso) per avere questa opzione.
Se vuoi iniziare con uno strumento gratuito invece, ti consiglio assolutamente sumo.com
CONCLUSIONI [+WEBINAR GRATIS]
Spero che questa guida ti sia stata di aiuto (fammelo sapere nei commenti!)
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2 Risposte a "Guida Semplice all’Email Marketing [nel 2020]"
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[…] Se vuoi imparare a costruire la tua lista ho scritto leggi la mia guida sull’email marketing https://www.marketingsemplice.it/blog/guida-email-marketing/ […]